Museo Civico Pisticci

Pisticci, più di tremila anni di storia

Vieni a scoprirla.

L’abitato

Il centro storico di Pisticci si è sviluppato nel corso dei secoli su tre distinti colli che, riuniti dalla progressiva espansione dell'abitato, hanno dato vita al paese che noi tutti oggi possiamo ammirare. I segni di alcune strutture medievali sulla collina di Serra Cipolla, su quella di San Francesco e sul Monte Corno sono ancora parzialmente leggibili negli impianti dei nuclei sui rispettivi colli della Terravecchia, del Convento e del Casale.

Ma ciò che più ha condizionato lo sviluppo urbanistico della città è stato il susseguirsi nei secoli di eventi franosi che spesso hanno completamente ridisegnato l'assetto della città. Decine sono gli eventi documentati, e alcuni ancora oggi ricordati, che hanno portato non solo alla perdita di vaste porzioni dell'abitato, ma talvolta anche alla nascita di nuovi rioni, come ad esempio il Dirupo che, sorto sulle macerie della frana che il 9 febbraio 1688 distrusse buona parte del rione Casalnuovo, con il suo regolare rincorrersi di "casedde" e "lammie" bianche, ha portato così tanta notorietà a Pisticci nel mondo.

Il territorio

Il comune di Pisticci è ricompreso fra i tratti finali dei fiumi Basento e Cavone, affacciato sulle suggestive vallate dei calanchi a nord-ovest e sul Mar Jonio a sud-est. Alle colline argillose seguono, in direzione dei fiumi e del mare, le ampie pianure in cui si sono sviluppati, soprattutto nel corso della seconda metà del XX secolo, i nuovi agglomerati urbani ove la popolazione residente a Pisticci centro si è man mano trasferita negli anni.

Il nucleo più popoloso è quello di Marconia, a circa 15 km verso il mare dal centro storico, nato come luogo di confino durante la dittatura fascista e sviluppatosi velocemente a partire dalla fine degli anni settanta del '900, quando fu attuato un piano di trasferimento della popolazione a seguito dell'ennesimo evento franoso registratosi in paese. Altre borgate disseminate lungo l'intero territorio comunale sono quelle di Tinchi, Centro Agricolo, Casinello, la zona industriale e l'annesso quartiere residenziale di Pisticci Scalo, oltre ai villaggi turistici sorti negli ultimi decenni sulla costa.

il Museo Civico di Pisticci

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Popolazioni Basilicata antica

Apri la mappa con i nomi delle popolazioni che un tempo occupavano le terre lucane e le aree in cui vivevano sul territorio che oggi costituisce la regione Basilicata.

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Carta archeologica del territorio

Consulta la carta di distribuzione dei principali siti archeologici rinvenuti lungo tutto il territorio del comune di Pisticci e suddivisi in fasce cronologiche dal Neolitico all'Età Medievale.

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Carta archeologica dell'abitato

Dai ritrovamenti del VII sec. a.C. sino alle testimonianze del III sec. a.C., le tombe, le fornaci, le tracce dei primi insediamenti abitativi rinvenuti all'interno del centro abitato.

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Immagini d'archivio

Una raccolta di immagini storiche che ci ricordano le tante campagne di scavo e i ritrovamenti avutisi in tutto il territorio comunale. Contribuisci anche tu ad arricchire la collezione: scrivici!

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Il Pittore di Pisticci

Scopri il ceramografo vissuto nel V sec. a.C. e capostipite della produzione vascolare a figure rosse nella Magna Grecia, le cui opere sono state qui rinvenute in gran numero e varietà.

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Alla scoperta dei Miti

Alcuni dei miti più noti nell'antichità, rappresentati dal Pittore di Pisticci sulle sue produzioni: Atena, Pandora, Zeus, Ermes, Eros, Eos, Laocoonte, Borea, Zefiro, Teseo, Io... scoprili tutti!

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Evoluzione dell'abitato

Le fonti storiche e le testimonianze dirette che gli edifici ci offrono, con i risultati delle ricerche archeologiche, ci permettono di illustrarti come il paese si sia sviluppato nel corso dei secoli.

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Pisticci e le sue frane

Una carta geolitologica aggiornata ti permetterà di scoprire come e in che misura il problema delle frane abbia da sempre caratterizzato la morfologia urbana, e la storia, del centro abitato.

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I rioni di Pisticci

Impara a riconoscere gli undici rioni storici di Pisticci, partendo dalla Terravecchia, passando per il Dirupo, il Tredici, le Matine sino a giungere ai quartieri di più recente edificazione.

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Bibliografia

È importante per noi mettere a tua disposizione le fonti bibliografiche e iconografiche su Pisticci e la sua storia che ci hanno permesso di sviluppare e verificare i contenuti del nostro museo.

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Scoprici

Il Museo Civico di Pisticci nasce nell'anno 2021 per volontà dell’Amministrazione Comunale con lo scopo di offrire alla comunità uno spazio pubblico in cui poter scoprire, conoscere, apprendere, ricordare e tramandare i tanti aspetti e le tante storie che hanno formato, segnato e caratterizzato il territorio e la popolazione pisticcese.
Il Museo è ospitato nelle sale a piano terra dello storico Palazzo Giannantonio, bene architettonico tutelato ai sensi della Legge 1089/1939, edificato alla fine del ‘600 ed attuale sede comunale.

Approfondisci

Dal Neolitico alle soglie del Medioevo, in mostra tutta la vicenda archeologica di Pisticci.

Un focus sul Pittore di Pisticci, il suo stile, le sue opere, la fama e la diffusione nel mondo.

E se provassimo ad animare le figure del Pittore di Pisticci con le macchine del precinema?

Dal Medioevo sino ai giorni nostri, la storia di Pisticci e del suo territorio.

I calanchi e l'argilla, un connubio imprescindibile per Pisticci nel corso dei secoli.

Facciamo scoprire Pisticci ai più piccini con vecchi giochi e nuove tecnologie.

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Vieni a visitarci, scoprirai tante altre storie su Pisticci ed i suoi abitanti. Potrai immergerti nei nostri racconti e nelle nostre leggende, leggere, guardare, ascoltare le testimonianze di chi, sin dal XV sec. a.C., ha abitato questi luoghi rendendoli un punto di riferimento per le popolazioni autoctone e della Magna Grecia. Potrai approfondire la figura del Pittore di Pisticci, le cui opere sono oggi nelle vetrine dei più importanti musei di tutto il mondo e di cui esponiamo alcune copie appositamente realizzate per il nostro museo, potendo portare così con te, al termine della visita, un'emozione in più del tuo passaggio lucano.